"Questo libro nasce dalla rabbia. Una rabbia nata circa un anno fa, quando la morte di Giovanni Paolo II e l'elezione di Benedetto XVI hanno accentuato un fondamentalismo religioso che credevo esistesse solo nei libri di storia. Credevo che mai nella vita mi sarei ritrovata a dover combattere per i miei diritti di donna e di persona. Mi sbagliavo. Decenni di lotte e conquiste sembrano poter essere azzerati da un giorno all'altro, e gli attacchi della Chiesa alla morale privata degli italiani si fanno sempre più frequenti e violenti. Per questo ho deciso di scrivere questa lettera aperta al cardinale Camillo Ruini. Non si tratta di un'accusa: piuttosto, di un'autodifesa. Né credo di avere una verità definitiva in mano; ho però un bisogno, un'urgenza: dire come la penso in merito ai temi che la Chiesa ha riproposto in termini che reputo discutibili. Qualche tempo fa pubblicai sul mio blog una lettera aperta a Ruini, in cui esponevo molto sinteticamente quello che in questo libro ripropongo con più ampio respiro. Furono i commenti positivi e le lettere di incoraggiamento a convincermi che avrei potuto dare voce a migliaia di persone che, come me, non accettano in alcun modo che le loro scelte di vita siano criticate e messe in discussione dalle istituzioni ecclesiastiche. Ho cercato di scrivere un libro che fosse un inno all'amore terreno, l'unica cosa che conta davvero". (Melissa P.)
E' proprio un bel libro, breve, ma conciso e scorrevole. La scrittrice attacca la Chiesa su tutti i fronti: aborto, divorzio, procreazione assistita, adozione, omosessualità, sesso, pornografia, unioni di fatto, ecc...Mi ha aperto gli occhi su molti aspetti, ma già avevo diversi dubbi. Personalmente sono cristiano cattolico, ma non ho mai condiviso l'intromissione e l'ingerenza della Chiesa nella sfera privata e nella libertà di scelta dei singoli individui! Un atto di coraggio. Brava Melissa!
In nome dell'amore
Rave - 15/04/2006 03:05
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Una lettera coraggiosa ed intelligente, scritta in modo pulito e mai sarcastica o offensiva. Io mi sono ritrovato concorde in tutti i punti che ha toccato. Trovo assurdo che molti ''lettori'' si siano fossilizzati su ''100 colpi di spazzola'' che era dichiaratamente un libro di racconti erotici (che siano in parte autobiografici non è sicuramente una pecca) e assolutamente non un manuale per giovani Lolite come tutti amano pensare, offendendo anche pesantemente sia l'autrice che tutte le giovani che possono essersi ritrovate a loro malgrado o no in certe situazioni. In questa lettera si nota la maturità di Melissa che non parla a vanvera e documenta il tutto. Peccato per le illustrazioni secondo me inutili e decisamente brutte
Anonimo - 25/12/2008 11:49
Rave - 15/04/2006 03:05