Protetto da mari e da imponenti catene di montagne, il subcontinente indiano potrebbe sembrare un mondo a sé quasi completo, con religioni, filosofie e sistemi sociali propri. Eppure, questa terra antichissima e le sue svariate società hanno interagito a lungo e intensamente con i popoli e con le culture dell'Est e del Sudest asiatico, dell'Europa, dell'Africa e in particolare dell'Asia centrale e dell'altopiano iranico. Richard M. Eaton racconta questa storia tracciando l'ascesa della cultura dei Sultanati persiani, un mondo transregionale multiforme, connesso al suo interno da una rete sempre più fitta ed esteso su gran parte dell'Asia. Introdotta nell'XI secolo in India da dinastie provenienti dall'Afghanistan orientale, questa cultura avrebbe assunto tratti sempre più autoctoni tra il XVI e il XVIII secolo grazie all'incontro tra l'universo indiano e quello persiano, che contribuì a dar vita al Sultanato di Delhi, all'impero Moghul e a una moltitudine di stati regionali. Questo processo a lungo termine di interazione culturale si riflette profondamente nelle lingue, nelle letterature, nelle religioni, nelle tradizioni, nelle forme di governo e nel modo di fare la guerra, nella scienza, nell'arte, nella musica, nell'architettura dell'Asia meridionale.