L'Indice delle liberalizzazioni il rapporto annuale che l'Istituto Bruno Leoni pubblica dal 2007 si propone di identificare, attraverso il confronto tra l'Italia e i paesi europei più economicamente liberi, quali siano e quanto incidano, nei diversi settori dell'economia, le barriere all'ingresso nei vari mercati. Questo studio rappresenta un censimento del grado di liberalizzazione dell'economia italiana, ed esprime una valutazione sintetica sulle opportunità perse a causa dell'eccesso di regolamentazione, tassazione e dell'incertezza del diritto.In questo rapporto, attraverso una "griglia" di indicatori e sottoindicatori, IBL confronta sedici settori dell'economia italiana con gli stessi settori dei paesi più liberalizzati d'Europa. I settori analizzati nell'Indice 2012 sono: mercato elettrico, mercato del gas naturale, servizi idrici, telecomunicazioni, trasporto ferroviario, trasporto aereo, trasporto pubblico locale, infrastrutture autostradali, servizi postali, televisione, servizi finanziari, ordini professionali, mercato del lavoro, fisco, pubblica amministrazione e mercato dell'arte. L'Indice delle liberalizzazioni è realizzato da un team di studiosi coordinati da Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi dell'IBL: Fabiana Alias, Ugo Arrigo, Massimo Beccarello, Rosamaria Bitetti, Silvio Boccalatte, Filippo Cavazzoni, Luigi Ceffalo, Giacomo Di Foggia, Piercamillo Falasca, Daniela Floro, Martha Friel, Andrea Giuricin, Marco Valerio Lo Prete, Christian Pala, Paolo Pamini e Massimiliano Trovato. Nel 2012 l'Indice contiene un saggio introduttivo di Bruce Yandle dal titolo: "Lavoro, lavoro, lavoro: da dove vengono i posti di lavoro?".