"Centocinquant'anni e poco più dopo la creazione dell'Italia unita sarebbe vano cercare quello spirito collettivo che anima i tedeschi con il loro senso del dovere, i francesi con il culto dello stato o gli americani con l'incondizionata devozione alla loro bandiera a stelle e strisce. Arnaldo Nesti, noto sociologo, uno dei protagonisti della storia culturale e civile italiana, nel suo libro non cede però all'indignazione di fronte all'esistenza di un'Italia senza etica, bensì affronta il problema, che è storico e antropologico insieme. Stimolando la memoria, pungolando il lettore a rileggere pagine salienti delle vicende nazionali, obbligandolo in un certo senso a confrontarsi con i personaggi e le voci che hanno segnato l'ultimo secolo e mezzo. "Dove siamo arrivati, noi italiani?". Nesti porta il lettore a ripensare ai grandi nodi della storia italiana: l'avverarsi concreto dell'Unità nazionale, il difficile assestarsi del nuovo stato unitario, il trauma della prima guerra mondiale, l'irrompere del fascismo e il manifestarsi della Resistenza, la costruzione dell'Italia repubblicana fino al trionfo del berlusconismo: stadio supremo di quel paese "senza carattere" cui Massimo d'Azeglio avrebbe voluto inculcare il senso del dovere. Inevitabile che in questo passaggio ai raggi X non emerga l'interrogativo sull'esistenza o meno e in che misura di un (mancato) ethos civile degli italiani, a cui l'autore cerca di rispondere con acume, lasciando intravedere un fil rouge che attraversa la nostra storia e che dà adito alla speranza." (Dalla Prefazione di Marco Politi)