Per centinaia di anni è stato un luogo comune: le donne sono il sesso debole, inferiore. Sono fisicamente più deboli, meno intelligenti, subordinate per natura. Persino uno studioso del calibro di Charles Darwin afferma che le donne si collocano a un gradino più basso dell'evoluzione, e per decenni gli scienziati - tutti uomini, ovviamente - hanno portato prove a sostegno di questa tesi. Che si tratti di intelligenza o emotività, di capacità di apprendere o di comportamento, la scienza ha continuato a dirci che uomini e donne sono sostanzialmente diversi. I biologi sostengono che le donne sono più adatte a prendersi cura della famiglia o, più gentilmente, che sono dotate di una spiccata empatia, mentre gli uomini eccellono in tutte le attività che richiedono ragionamento logico e spaziale e abilità motorie. Ma ora un'ondata di nuove ricerche propone una visione alternativa rispetto a ciò che credevamo di sapere. La donna nuova che emerge dai dati scientifici è forte, strategica e intelligente esattamente quanto la sua controparte maschile. "Inferiori" è un viaggio attraverso la scienza che mette alla prova i nostri preconcetti su uomini e donne, approfondisce la feroce guerra tra i generi dal punto di vista biologico, psicologico e antropologico, denuncia l'imperare dei pregiudizi nell'ambito della ricerca e incoraggia gli scienziati a perseguire la verità sul genere femminile. Il risultato è un ritratto della mente, del corpo e della storia evolutiva della donna. E chiedendosi che cosa significhino queste rivelazioni per noi come individui e come società, propone una visione innovativa e fresca della scienza nella quale le donne sono incluse anziché escluse.