Come appare dai versi che danno titolo al libro, anche Dante ha avuto esperienza diretta di esilio, mancanza di pace, povertà. Da qui l'idea di proporre agli studenti stranieri immigrati della Scuola di Lingua e Cultura Italiana della Comunità di Sant'Egidio a Milano di leggere Dante nell'ottica della propria vicenda e, in tal modo, anche di fare propria la cultura italiana attraverso la lettura di uno dei suoi massimi esponenti. Ne sono risultati racconti/riflessioni e componimenti poetici, legati a una scelta di versi dalla "Divina Commedia", che narrano le esperienze o esprimono gli stati d'animo e le speranze di questi "nuovi italiani". A questi si affiancano tre lezioni sui temi appunto dell'"esilio", della "pace" e della "povertà" in Dante della Professoressa Giuliana Nuvoli, curatrice de volume e, da sempre, appassionata dantista. L'integrazione o, meglio, il sentirsi parte di una società, non si ferma al lato economico, ma, per completarsi, deve passare dalla cultura e dalla conoscenza della lingua del Paese. Solo così, «il legno sanza vela e sanza governo» potrà finalmente approdare a un porto sicuro.