Moltissimi, e quasi tutti anonimi, sono gli autori delle molte migliaia di iscrizioni funerarie ritrovate in ogni parte dell'impero romano. Pur caratterizzate da grande varietà di supporti ai quali corrisponde una grande difformità dei testi incisi sullo specchio epigrafico, unico è il fine che induce alla loro realizzazione: il desiderio di sopravvivere alla morte, lasciando memoria di sé alle generazioni future. Le parole incise sulla pietra, rievocando i mestieri esercitati e le imprese compiute, illustrando le qualità manifestate durante la vita, sono una solida realtà che consente al defunto di occupare, oltre la morte, il ricordo degli uomini tanto a lungo quanto dureranno le generazioni future.