Prima o poi si sente il bisogno di riordinare le proprie idee e rivisitarle per capire, con il distacco del tempo, il disegno che si è andato creando. Confrontare nell'oggi il punto dal quale, ieri, si è partiti e dove si pensava di arrivare. Enrico Matteo Ponti, l'autore di questo affascinante corpus poetico, ha iniziato a rivisitare il suo percorso poetico e, sommando al nuovo il meglio del vecchio, ha pensato di racchiuderlo in questa raccolta, giunta oggi alla seconda edizione, arricchita da nuovi inediti dell'autore, dalla presentazione del giornalista Patrizio Paolinelli e dalla postfazione di Marcello Alberto Cristofani Della Magione. Un po' come un vascello che, riposandosi in quella che, solo per un attimo, è per lui "L'acqua dell'ultimo mare", l'autore rivisita tutti i porti dei viaggi nei quali ha attraversato i tanti e spesso sconosciuti mondi nei quali, contemporaneamente, tutti viviamo: il mondo dentro di noi (quello dell'amore e della psiche), il mondo fuori di noi (quello del sociale e dell'ambiente), e quello sopra di noi (il mondo della fede, della spiritualità e del misticismo). Un percorso poetico dal profondo impegno sociale e civile, in cui prevale la dolcezza del verso anche quando vengono trattati temi come quello delle ingiustizie o dello squilibrio ecologico che rischiano di portare il pianeta "verso la fine del nostro domani". Il rispetto per la persona e per la natura, l'odio per ogni forma di violenza, razzismo ed arroganza, l'amore per la vita e la ricerca di un "qualcosa" che è allo stesso tempo dentro di noi, fuori di noi e sopra di noi, risultano tratteggiati in maniera nuova, inducendo, cosa sempre più difficile in un tempo superficiale e convulso, a riflessioni spesso inconsciamente evitate.