L'altro capo del filo è il romanzo dell’estate 2016 per l’instancabile Andrea Camilleri, e ha per protagonista il commissario più amato d’Italia, Salvo Montalbano, re delle classifiche italiane oramai dagli anni Novanta del secolo scorso. Anche in L’altro capo del filo, però, Camilleri intrattiene alla grande i suoi fan grazie a un giallo coi fiocchi, orchestrato con l’oramai usuale padronanza della penna (e, come vedremo, con un occhio alla stretta attualità).
Ai differenti capi del filo ci sono due indagini su cui Montalbano si trova a investigare in parallelo. Da un capo abbiamo la vicenda dei migranti che sbarcano in Sicilia a Vigata. Montalbano stesso, insieme agli abitanti del paese, si dà un gran da fare per soccorsi e accoglienza. Ma fra le storie dei viaggi in mare dalle coste africane emerge un brutto caso di violenza perpetrata dagli scafisti a una giovanissima minorenne.
Dall'altro capo del filo c'è un altro crimine, un omicidio: qualcuno ha assassinato la sarta del paese, Marta, di cui Montalbano è amico, oltre che cliente. Tocca a lui dipanare la matassa e agguantare il colpevole.
Memorabili le ambientazioni delle scene in cui il commissario, assistito dal gatto di Marta, perlustra la sartoria alla ricerca di segni che possano dare un senso all’indagine, fra rocchetti, gomitoli e stoffe.
Pare che con L'altro capo del filo Camilleri sia arrivato al suo centesimo libro. Una carriera cominciata tardi, ma con una prolificità e un successo strabilianti. Eppure neppure questo giallo sente per nulla la stanchezza. Anzi, più passa il tempo più ogni romanzo conferma l'intramontabile freschezza di una scrittura di talento.
Andrea Camilleri è nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925. Per tutta la sua vita, nonostante il suo grande attaccamento con la Sicilia, vivrà a Roma, dove muore il 17 luglio 2019.
Frequenta il liceo classico Empedocle di Agrigento senza conseguire la maturità poiché nel maggio del 1943 con lo sbarco in Sicilia delle forze alleate fu deciso di non svolgere gli esami e che sarebbe valso il solo scrutinio.
Il periodo della guerra è ricordato da Camilleri attraverso aneddoti che &
Il commissario Montalbano, ormai sulla sessantina, sempre fidanzatissimo con Livia, è costretto a seguire le vicende dei poveri migranti. Ogni notte il commissariato viene allertato. A turno Mimì Augello, Fazio e Montalbano seguono le operazioni di sbarco dalle navi e successivamente, con i pullman i migranti, vengono portati nei centri di accoglienza, per evitare confusione e fughe. Montalbano si fa aiutare nelle traduzioni in arabo dal dottor Osman (tunisino) o dalla giovane Meriam. Oltre a seguire queste disgrazie Montalbano deve indagare sulla morte della sua sarta Elena, titolare di un negozio dove lavorava Meriam ed ex donna di Osman. Il passato della donna è molto oscuro, ma Montalbano riuscirà a scoprire tutte le verità. Un Catarella davvero in rispolvero, da piangere dalle risate. Consigliatissimo. Lunga vita ad Andrea Camilleri arrivato con questo romanzo a quota 100.
L'altro capo del filo
Sissi De Carli - 15/03/2017 17:42
5/
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#lamiarecensione. Camilleri e Montalbano, che dire di questo binomio eccezionale che non delude mai, di questi due speciali e particolari personaggi, uno reale e l'altro pure anche se così non è... Ogni parola spesa per loro può sembrare inadeguata ma sento l'esigenza di dire che anche questo particolare romanzo è un capolavoro che, per chi è innamorato della serie del celebre commissario siciliano come me, non può assolutamente perdere. La storia è come sempre bellissima e si sviluppa su due vicende parallele, l'una segue le indagini di un delitto, quello della bellissima sarta che Montalbano conosce quando la sua Livia lo costringe a farsi confezionare un nuovo vestito da cerimonia e per la quale prova immediatamente una forte attrazione, mostrando ancora una volta la sua propensione verso il "gentil sesso", debolezza che il nostro commissario ha sempre avuto e che neanche il passare degli anni e la costante presenza nella sua vita dell'inossidabile fidanzata Livia hanno minimamente smorzato, per la serie "il lupo perde i pelo ma non il vizio"; l'altra invece, come spesso avviene nei suoi casi, di argomento sociale, tratta infatti la tematica degli sbarchi degli immigrati al sud, in questo momento tristemente attuale. Questo romanzo, L'altro capo del filo, lo consiglio vivamente perchè, come accade in tutti gli altri del filone Montalbano, quando l'hai letto, pur magari a volte lasciandoti un sottile gusto di amaro in bocca per le tematiche trattate, poi non vedi l'ora che esca il successivo per vivere insieme a Montalbano un altro pezzo della tua vita.
silvia panzeri - 02/09/2017 10:52
Sissi De Carli - 15/03/2017 17:42