Raccontato da una singolare voce narrante e scandito da precise indicazioni musicali, il romanzo si snoda attorno a un muro che separa due Stati e molte storie. Nella parte povera e teoricamente bellicosa, tenuta fuori dai confini segnati da una muraglia di chilometri di cemento armato, incontriamo Ziyad, un adolescente che si esprime con l'hip hop, seguito come un'ombra dal piccolo Fuad. Dall'altra, quella all'interno dei confini della Barriera di Separazione, ricca e munita di un potente esercito, la riflessiva H'ava, violinista diciassettenne, che frequenta il conservatorio. Sebbene i luoghi menzionati siano di fantasia, l'ambientazione del romanzo ha radici concrete nel conflitto israelo-palestinese, per il quale finisce col proporre una soluzione poetica. L'altro Stato non simboleggia soltanto l'ignoto, lo straniero, il diverso al di là del muro, ma anche la condizione di chi si trova in una dimensione spirituale "altra".