Un'indagine archeologica sull'amore, dall'incontro dei sapiens con i neanderthal, fino agli inizi del '900. C¿t¿lin Pavel - archeologo e studioso dell'antichità - decifra codici genetici, scheletri, affreschi, minuscoli resti e grandi monumenti, per raccontare, scientificamente e poeticamente, come l'essere umano ha amato nel tempo e nello spazio. Invita il lettore in un viaggio ampissimo, dalle coordinate inedite, attraverso un "amore non pensato, ma visto, cercato nelle posture umane, nei segni materiali, nelle scritture immediate e non meditate a lungo". Un libro che tiene insieme concretezza e leggerezza, che ci fa toccare con mano l'archeologia e "che non inventa né contrabbanda saperi incerti, ma fornisce notizie, suggerisce risposte, sollecita nuove domande", e lo fa con una raffinata e inaspettata ironia. "Se è possibile trovare sia pure solo una traccia dell'amore, significa che l'amore è sopravvissuto nella sua interezza." Prefazione di Gigi Spina.