Cosa c'è di più affascinante di una giovane donna che si presenta avvolta nel suo abito trasparente e pieghettato, adorna di gioielli e con il volto sapientemente truccato? Così appare la donna egizia sulle pitture delle tombe dell'antica Tebe, spesso sinonimo di una bellezza eterna e lontana. Lidia Pedrini nel suo libro vuole invece avvicinarci a questo aspetto dell'antico Egitto, a questa ricerca della bellezza che non era soltanto femminile ma anche maschile: "l'arte dell'apparire" nell'antico Egitto era prerogativa infatti sia delle donne che degli uomini. E se ancora oggi i riferimenti della bellezza estetica nell'antica valle del Nilo rimangono spesso legati al mondo femminile, Lidia Pedrini ci fa conoscere quanto invece fosse importante la cura dell'estetica anche per gli uomini. Ma non si trattava solo di un dovere di essere belli di fronte alle divinità dell'aldilà, come si potrebbe pensare dalle immagini che ci arrivano dalle pareti delle tombe o dai corredi funerari: l'autrice di questo volume ci avvicina infatti al modo di vivere di un popolo antico, facendoci entrare nelle sue abitudini quotidiane, e la loro bellezza non è più così lontana...