Martin ha appena compiuto 41 anni. Va a Parigi per incontrare una produttrice che vuole adattare uno dei suoi romanzi per il cinema. A casa di un amico artista che lo ospita, scopre una curiosa «macchina per rimontare il tempo». Martin ci entra dentro, ci si addormenta per l'intera notte, e fa un salto indietro nel tempo di 29 anni, trovandosi di fronte a un se stesso dell'età di 12 anni. Il giorno dopo, quando incontra la produttrice, tutto va in pezzi. Anche perché dopo quella prima notte, Martin non riesce a fare a meno, in tutte le successive notti, di incontrare il se stesso ragazzino, che ascolta e gli dà consigli, che ricostruisce e decostruisce passato e futuro, e pian piano la vita reale e la vita sognata diventano per entrambi qualcosa di completamente destabilizzante, anche se molto, veramente molto divertente.