Le vicende della famiglia Samodiani, ebrei sefarditi, conducono il lettore dalle atmosfere levantine della Salonicco belle époque, sullo sfondo del crepuscolo dell'Impero ottomano, al clima di Trieste infuocato dall'irredentismo italiano. Qui cresce il giovane Eliàs, riflessivo e brillante, in bilico tra tentazioni agnostiche e un ebraismo minato da dubbi di fede; trasferitosi a Vienna nel primo dopoguerra e poi a Berlino negli anni Trenta, è testimone della diffusione dell'antisemitismo e progressivamente rinsalda, vivendone le conseguenze in prima persona, l'appartenenza alla fede degli avi. Esule in Svizzera suo malgrado e stupito dall'indifferenza della società, si adopera per quanto possibile per proteggere la famiglia - di sangue e di spirito - dalle contingenze della Storia, fino al drammatico epilogo nella villa di famiglia a Trieste. Prefazione di Riccardo Calimani.