"L'idiota" è considerato uno dei massimi capolavori della letteratura russa. Fedor Dostoevskij vi vuole rappresentare "un uomo positivamente buono", un Cristo del XIX secolo.
Il principe Myškin, ultimo discendente di una nobile famiglia tornato in Russia dopo essersi curato per l'epilessia, decide di portare una verità che ha come unica legge la compassione e l'amore verso il prossimo.