Le 3 idee principali del libro: Pur essendo raramente inserito all'interno del mandato istituzionale, l'intervento di gruppo è una delle attività che rende più soddisfatto e felice l'assistente sociale. L'intervento di gruppo non deve essere inteso come un'azione che si aggiunge ad altre metodologie del servizio, bensì come qualcosa che esprime in sé un modo diverso di porsi con le persone come professionista, provocando un cambiamento anche a livello individuale e di comunità. Il servizio sociale odierno - stretto in questa deriva neoliberista del vecchio continente - ha la necessità e il dovere di creare spazi di approfondimento e di intervento scevri da interferenze, per essere accanto alle persone con cui si lavora in una prospettiva anti-oppressiva. Diversamente si rischia di diventare complici di un sistema ingiusto. "Il nostro posto è in mezzo alla gente; è lì che siamo veramente noi: assistenti sociali che sanno rinunciare alle barricate burocratiche; è lì che crescono le nostre competenze e impariamo la delicatezza della nostra professione, dove l'umana esperienza di vulnerabilità, compresa la nostra, ci insegna la vera natura delle relazioni e la parola aiuto si spoglia completamente dall'assistenzialismo." È in mezzo alla gente che si può esprimere senza amarezza `non posso fare altro, ma sono accanto a te; è lì che possiamo sdoganare anche le nostre emozioni. È così possibile capire che le persone con cui lavoriamo hanno, sicuramente, molti difetti e limiti, ma sono sempre l'unico riferimento, in un qualche modo, per meglio elaborare la nostra identità professionale".