"L'isola degli ermafroditi" iniziò a circolare nel 1605 riscuotendo grande successo negli ambienti della corte di Enrico IV di Navarra. Forse scritto durante il regno dell'ultimo Valois, Enrico III, il pamphlet, che utilizza gli stilemi del racconto utopico, narra di un'isola lontana e misteriosa governata da un re e da un'èlite di ermafroditi. La finzione letteraria consente all'autore di operare una tagliente satira delle mode, degli intrighi e soprattutto dei costumi sessuali di Enrico III. La metafora del "corpo doppio" esprime felicemente tutte le deprecabili ambiguità del Valois: dal'atteggiamento oscillante tra virtù esibite e scelleratezze private alla doppiezza della condotta politica nella scelta - tra cattolici e ugonotti delle alleanze più convenienti.