Canto di libertà di una donna contro una società oppressiva
«Un appello vibrante alla libertà e all'autodeterminazione delle donne. » DEUTSCHLANDFUNK KULTUR
«Un esordio caratterizzato da una scrittura poetica e da un'immensa fantasia.» SÜDDEUTSCHE ZEITUNG
«Un romanzo che racconta fino a che punto le persone sono disposte a obbedire alle leggi, anche se le considerano sbagliate, e quanto alto può essere il prezzo della ribellione. » FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG
La ragazza non sa nulla di sé, non ha nemmeno un nome. Orfana dalla nascita, vive da reietta nel Bel Villaggio, unico centro abitato di un'isola bruciata dal sole. Una volta al mese sull'isola attracca una nave carica di merci che viene da lontano, da un Altrove che nessuno ha mai visto, dove è possibile forse condurre una vita diversa, più spregiudicata e libera. Perché il villaggio, nella sua abbacinante bellezza, è arcaico, spietato, dominato dagli uomini e dalle loro leggi, che impongono alle donne ignoranza, solitudine, sottomissione. Da sempre. Ma non per sempre, forse, non per tutte: perché il calore dell'amicizia, la sete di conoscenza, le ore passate in segreto a imparare a leggere e a nuotare, il dono inatteso dell'amore accendono nella ragazza sogni e speranze che non è più possibile reprimere, costi quello che costi. Alina così l'ha chiamata il suo amato si accinge allora alla fuga, intonando per sé e per la creatura che porta in grembo «un canto di vita meravigliosa», la sua. Un romanzo d'esordio distopico ma anche terribilmente realistico, che lancia uno struggente grido di libertà; una fiaba senza tempo, cupa, crudele, eppure, a tratti, gioiosa e piena di speranza, sostenuta da una scrittura potente, evocativa, che del canto conserva il ritmo e la dolcezza.