Un'esplosione in un impianto nucleare scaglia otto persone in un universo impazzito in cui le leggi non sono più quelle conosciute, dove i miracoli esistono e si può volare in Paradiso appesi al manico di un ombrello, oppure si può far scomparire il mare o il cielo con la forza del pensiero, e dove una casa può trasformarsi in un mostro orrendo pronto a divorare i suoi abitanti. Come in una scatola cinese, i protagonisti attraversano una sorta di inferno dantesco popolato dai peggiori incubi della loro psiche, in un itinerario di scoperta e formazione. Scritto in sole due settimane agli inizi del 1955, "Occhio nel cielo" è un romanzo di estrema raffinatezza filosofica, che attinge a piene mani dall'ossessione maccartista, descrivendo il senso di inquietudine dei protagonisti in una società priva di illuminazione, nella quale regnano i sogni illusori conformi alle loro paure e desideri.