La raccolta di Luca Melzi, corredata da tavole pittoriche dell'autore stesso, presenta una visione dell'esistenza situata in uno spazio indefinibile e indefinito tra situazioni estreme, in una specie di "terra di nessuno", dove si attraggono e si disgiungono, dove si fondono e si separano, dove si limitano e si valorizzano i contrasti tra luce e tenebre, tra realtà e sogno, tra limite e infinito, tra vita e morte, tra natura e spirito, tra gioia e dolore, tra solitudine e amore, tra insoddisfazione e malinconia... Non sono indicate cause certe né esistenziali né fenomeniche, si avverte unicamente uno spasmodico desiderio di autorealizzazione d'ascendenza romantica che cozza contro la realtà della condizione umana e che si rivela in uno sconcerto presente nell'artista quando contempla la differenza tra la propria intenzione e il proprio mondo interiore con la realizzazione artistica necessariamente inferiore.