Lily Bart è giovane, bella e affascinante, ospite gradita degli incontri mondani dell'alta società newyorkese. Ma con la rovina economica della sua famiglia la vita negli ambienti privilegiati può continuare per lei solo a patto che si trovi un marito ricco, capace di porre rimedio alla sfortuna che l'ha colpita e di sostenere le abitudini costose di cui non riesce a fare a meno. Quando si avvicina ai trent'anni Lily deve scegliere: da una parte diventare un puro elemento decorativo, un bel trofeo a coronamento della ricchezza di un uomo; dall'altra seguire un'esistenza coerente con i propri veri sentimenti e pagarne il prezzo. Tuttavia Lily ha un'indipendenza di spirito che le impedisce di scegliere facilmente tra i suoi molti corteggiatori. Man mano che le opzioni diminuiscono, gli amici diventeranno nemici e la sua situazione si farà sempre più rischiosa. Edith Wharton racconta senza sconti le bassezze e la crudeltà di una società tutta al maschile, per la quale le donne rappresentano semplici oggetti di consumo. Una società così materialista ed egoista da arrivare a massacrare ciò che di bello potrebbe esserci al suo interno. Già alla sua pubblicazione nel 1905, La casa della gioia suscitò polemiche e controversie per il ritratto spietato del mondo dei privilegiati e la denuncia del matrimonio come unica possibilità di vita sociale per le donne, temi per via dei quali mantiene ancora oggi una sorprendente attualità.