Che cosa significa essere umani in un'epoca di complessità e cambiamento? Come si può gestire lo sviluppo tecnologico? E quali sono i limiti da non superare nel momento in cui la tecnica non viene può solo utilizzata per interventi esterni, ma interni all'uomo?Il libro si propone di fornire una comprensione filosofica e teologica della tecnologia mettendo in luce le dimensioni etiche e interrogandosi sulla possibilità di liberarsi dalle categorie tradizionali di «umano». «tecnologico» e «naturale» per abbracciare una nuova relazione al mondo che si potrebbe definire «tecno-umana».