Con questo libro, Bemanos inizia la carriera di polemista, riprendendo con la penna le battaglie che aveva combattuto come volontario nelle trincee della Prima guerra mondiale. Come ha scritto Carlo Bo, questo saggio è «un bruciante atto d'amore per l'uomo»: composto in difesa di Edouard Drumont, "La grande paura dei benpensanti" è una catilinaria contro il clero asservito a Mammona, contro il mondo soggiogato dalla materia, contro la democrazia capitalista organizzata per lo sfruttamento razionale dell'uomo e contro la "plutocrazia pacifista". Prefazione di Paolo Gulisano.