Meris è una ragazza di diciotto anni, vive su un'isola di fronte a Venezia ed è iscritta al primo anno all'Università Cà Foscari. Il 28 aprile 1945 inizia a tenere un diario nel quale riporta gli accadimenti di quei giorni. Venezia è liberata dagli inglesi, i "patriotti" arrestano le persone coinvolte con la Repubblica Sociale e sequestrano i loro beni: nell'euforia generale inizia per Meris e per la sua famiglia un periodo difficilissimo di paura, speranze, delusioni e gioie. Meris, da sola e con estrema tenacia, cerca di riconquistare tutto quello che in quei giorni ha perduto. Come un'eroina di un film neorealista affronta le difficoltà, i rischi e le fatiche giorno per giorno, annotando tutto. Il suo breve diario sembra un romanzo, ma è un resoconto reale e quasi quotidiano di un intenso periodo della sua vita che ha voluto fissare sul retro di un quaderno di scuola.