Dopo le giornate roventi del 13 maggio 1958 - che avevano riportato de Gaulle alla guida della Francia - l'attitudine del generale rese inquieti gli ambienti militari e civili più sensibili alla causa dell'integrazione dei dipartimenti nordafricani: la sensazione, infatti, era quella di aver perso un'occasione irripetibile. Ogni illusione sul fatto che de Gaulle potesse essere l'artefice di una "rivoluzione integrazionista" - del resto - venne minata a partire dalla composizione del primo governo di "restaurazione" repubblicana. L'alba del 1959 segnò così l'inizio di una tormentata e drammatica gestazione, dovuta alle calcolate ambiguità dell'esecutivo, che avrebbe confermato quell'inquietante malaise dell'Armée che si collocava alle radici del 13 maggio. L'autunno del loro scontento - però - si sarebbe aperto alla dissidenza e alla rivolta armata. Una tragedia che sarebbe iniziata, il 24 gennaio 1960, con il dramma delle barricate di Algeri, primo e tragico lampeggiare di un'ormai inevitabile guerra civile. Questo terzo volume - dettagliato, documentato e coinvolgente - affronta questo drammatico frangente dell'epopea dei centurioni.
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