Le più recenti modifiche al panorama politico, istituzionale, e al tessuto economica del nostro Paese non hanno eliminato né dissolto l'importanza sostanziale della questione meridionale, che resta una delle contraddizioni centrali della società italiana. Dall'arretratezza del Mezzogiorno nascono le difficoltà per lo sviluppo economico del Paese, l'impossibilità di trovare lavoro e occupazione a livelli moderni per i lavoratori meridionali, lo spreco delle energie intellettuali, il decadimento nell'agricoltura. L'importanza di questi scritti gramsciani appare dunque chiarissima. Qui Gramsci pone la questione meridionale come problema-chiave che investe le responsabilità e la struttura stessa dello Stato, durante il processo unitario e negli anni successivi alla fondazione.