La giustizia è come un palloncino sgonfio che si deforma di continuo, passando dalla mano di chi vuole punire a quella di chi pensa a sottrarsi e a sfuggire. Le leggi si accavallano a favore degli uni e degli altri a seconda delle urla di piazza. Chi non ha voce per farsi sentire è dimenticato. La ragazza della Crocetta è la storia di un piccolo caso: il presunto suicidio di Lucia, una studentessa di 16 anni. Un fatto che in apparenza non merita le fatiche di un'indagine giudiziaria. Ma il pm Silvia Matteis non sembra pensarla così. Lei, alla giustizia, continua a crederci, e non accetta l'andazzo scontato del tentacolare palazzo di Giustizia di Torino. I colleghi la ostacolano. L'agente di pubblica sicurezza che fa parte della sua équipe va troppo per le spicce con la procedura. Solo il vecchio procuratore capo la osserva in silenzio, e le affida un dossier scottante, da trattare con le pinze: un caso di tangenti pagate per favorire un'azienda che lavora sul passante ferroviario. Nessuna connessione con il caso di Lucia. O almeno così sembra. Ma che cos'è davvero successo in quel palazzo della Crocetta? Pagina dopo pagina, il suicidio di una ragazzina diventa la chiave per qualcos'altro