Maria Sofia di Borbone - sorella dell'imperatrice "Sissi" e cugina del folle Ludwig II - bella, intrepida, avventurosa, temuta da Cavour, fu nell'Italia postunitaria il simbolo del leggittimismo reazionario. Regina di Napoli a 18 anni, eroica protagonista dell'assedio di Gaeta, animatrice del brigantaggio politico meridionale, adorata dai suoi soldati e dagli eroi romantici, Maria Sofia,che d'Annunzio chiamerà "aquiletta bavara", sebbene avesse al fianco l'imbelle e fatalista consorte Franceschiello, combattè una lunga battaglia senza regole e senza quartiere contro gli odiati Savoia. Fatta oggetto dai suoi avversari di campagne scandalistiche che miravano ad offuscarne l'immagine, Maria Sofia, che fu comunque protagonista di un'appassionata e segreta storia d'amore, continuò a lottare e a cospirare, anche dopo l'Unità d'Italia, per la riconquista del suo regno. Si schierò persino con gli anarchici, grazie ai quali potè compiere la sua più terribile vendetta, come per la prima volta si racconta in questo libro.