«Chiunque avrebbe tremato all'idea di raccontare la vicenda umana di Eleonora d'Aquitania. Ma Clara Dupont-Monod danza magnificamente con la Storia senza sbagliare un passo» Le Figaro «La storia diventa un balletto, un'epopea sfrenata in cui un figlio pazzo di sua madre deve uccidere il proprio padre. È Edipo e Shakespeare nel palazzo di Poitiers, il Trono di Spade in Aquitania» Le Point «Tutto ciò che riguarda Eleonora è solenne. No, ciò che ci paralizza, in questo istante, è la sua voce. Perché è con voce dolce e piena di minaccia che mia madre ordina di andare a rovesciare nostro padre». È la voce di Riccardo Cuor di Leone, quarto degli otto figli di Eleonora d'Aquitania e di Enrico II d'Inghilterra, il Plantageneto. È lei, la madre, la vera protagonista di questa storia. Una donna colta, severa, sicura, uno dei personaggi centrali del Medioevo il cui ruolo e la cui presenza non sono mai stati adeguatamente riconosciuti dalla Storia ufficiale. Sposa giovanissima di Luigi VII di Francia, se ne separa e si unisce all'erede d'Inghilterra, portandogli in dote il più vasto territorio di Francia e creando le premesse per un potere immenso. Ma il re inglese si dimostra presto per quello che è, e in quel preciso momento Eleonora decide che è ora di prendersi ciò che dev'essere suo, usando i propri figli: Riccardo, Enrico e Goffredo. È la «rivolta», una ribellione edipica e shakespeariana condotta da una Lady Macbeth che usa i figli come strumenti, mischiando amore e morte, ambizione e lungimiranza, forza e audacia nella lotta e fragilità materna. Clara Dupont-Monod, l'autrice di Adattarsi, dipinge la vicenda di un figlio che reagì con il furore alla mancanza d'amore e di una madre che si fece corazza in un mondo violento di uomini, un affresco che ha i colori della sensibilità e della profondità, rileggendo con il suo stile fluido e ricchissimo e un'attenzione storica contemporanea uno dei periodi e delle vicende meno frequentati della storiografia, e ci propone un romanzo al tempo stesso intimo ed epico, maestoso e piccolo, pieno d'amore e attento alla leggerezza dell'essere e all'intima verità degli esseri umani.