Quattro ragazzi giovani negli anni ottanta e mai invecchiati (o invecchiati male?) che ritrovano le speranze del passato senza aver elaborato il lutto degli anni. Si ritrovano in giro per l'Italia a comprarsi altro tempo, un po' per incoscienza, molto perché avevano qualcosa in sospeso. Una storia di musica, relazioni, educazione, provincialismo e socialità. Partendo da un garage in un paesino delle Marche dirigono verso il Festival di Sanremo: un passo avanti, due indietro, tre avanti. Sanremo però è lontana, dall'altra parte della luna: servono cuori forti.
E la musica il filo conduttore dei quattro protagonisti, che, per vicende al limite del paradossale, si ritrovano dopo diversi anni a costruire un futuro insieme: la trama è simpatica, divertente, con continui cambi di scena dovuti anche alle descrizioni delle vite dei musicisti; il finale lascia aperta la storia, forse per un proseguo. Lo stile, abbastanza semplice, mi è piaciuto, perché, oltre ad essere coinvolgente, riesce a esprimere sfaccettature e aspetti mai banali della vita. I personaggi sono diversi come personalità e sono descritti bene. Un giudizio buono.
ettore.leandri - 25/04/2018 19:32