«La donna è colei che fa bello il mondo, che lo custodisce e mantiene in vita. Vi porta la grazia che fa nuove le cose, l'abbraccio che include, il coraggio di donarsi». (Papa Francesco) «Ormai riconosco a occhi chiusi uno scritto di don Sandro: partenza sempre dal testo biblico, con ampi riferimenti agli originali in ebraico e in greco, poi via, verso un'attualizzazione ad ampi orizzonti sui grandi temi dell'uomo. Il tutto in brevi paragrafi, accessibili a tutti, con una ricchezza di citazioni che può all'inizio disorientare il lettore, ma in realtà lo attira dentro il testo e lo conduce a mettersi a sua volta in gioco, insieme all'autore. Perché il leggere è sempre un itinerario, un movimento che si compie anche restando fermi a tavolino: vuol dire riflettere, confrontarsi, interpretare, assumere un contenuto per la propria vita» (dalla Prefazione di Maria Manuela Cavrini, clarissa). L'autore ribalta l'usuale punto di vista della Bibbia sulla donna offrendo al lettore una ermeneutica del testo in cui la donna, troppe volte sempre e solo Eva, Maddalena o la Vergine Maria, si riscatta da sola in quanto figura viva, sostenuta da un approccio insolito e scomodo, perché contesta con lucidità e determinazione il potere e i soprusi del patriarcato. In questo saggio appassionato non smette mai di chiedere voce, stimolando riflessioni che travalicano l'ambito puramente religioso e teologico per parlare al sociale, al politico, all'umano.