Un sogno angoscioso che si trasforma inesorabilmente in realtà.
La potenza del genio di Caravaggio che si fonde con il grande e occulto potere della Magia, generando un incubo che travalica i confini della Ragione e della Fede.
Un serial killer astuto e imprevedibile che utilizza l'arte come strumento per trascinare le sue vittime in un mondo dove amore e passione, crudeltà e dolcezza sembrano accentuare violentemente i loro confini.
Un'incredibile realtà dove ognuno è nel medesimo tempo spettatore e protagonista.
Un lungo terrore dove la Legge e la Giustizia arriveranno a confrontarsi solo dopo uno sconvolgente ultimo urlo.
Strano libro! Non comune il metodo di narrazione.
La commistione di situazioni assurde permette da subito di immergersi nella trama che sembra scadere nel fantasy, ma che un attimo dopo ti riporta alla realtà lasciandoti dei dubbi dove prima avevi certezze. Un giallo anomalo e godibile, imprevedibile, raffinato anche nei momenti cruenti. Spazia dalla storia dell'arte alla metafisica con tratti di umorismo intelligente e situazioni sensuali e erotiche mai volgari, anzi, i personaggi vengono ben delineati anche sotto questo aspetto donando loro uno spessore umano maggiore. I personaggi femminili sono così ben delineati che si nota l'attenzione dell'autore nel non cadere nello stereotipo.
Una trama poco consueta dove i colpi di scena più che colpire il lettore, lo spiazzano, lo rendono meno sicuro di aver capito in anticipo il finale. L'ambientazione a Venezia è una scelta vincente.
Questa volta si è riuscito a dare una vera ambientazione di Venezia molto lontana dalle solite cartoline stereotipate.
Io ho avuto modo di frequentare la città anni addietro per lavoro e, con la lettura di questo racconto, ho rivissuto le sensazioni che ho provato allora nel godermi la città con i miei amici veneziani.
Se questo è il suo primo libro, ha iniziato col piede giusto.
L.A
editorialeunicorn - 22/09/2013 13:22