Un ricercatore del museo egizio di Torino viene ucciso a coltellate. L'uomo stava traducendo un papiro antico, la cronaca di una serie di feroci delitti commessi nel 1500 avanti Cristo a Tebe da qualcuno che indossava una maschera di Anubi, il dio dell'oltretomba, protettore delle necropoli e dell'imbalsamazione. E secondo il ricercatore quel papiro conteneva gli indizi per scoprire l'identità dell'assassino. L'ispettore che si occupa del caso, Giulio Arcandi, è un tipo scanzonato e ironico, ex settantottino (era troppo giovane per il '68, e ha quindi contestato nel decennio successivo), uno scettico militante che si scontra suo malgrado con l'ignoto. Un thriller su cui aleggia il velo del soprannaturale sullo sfondo di una Torino invernale e notturna, con le sue brezze gelide come gli aliti di antiche divinità non-morte e con le sue ombre che sembrano assumere ad ogni angolo forme spaventose e vendicative.
Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 06/06/2024 15:26
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Nel 1500 avanti Cristo a Tebe un misterioso individuo commise una serie di feroci delitti. Il suo volto si nascondeva dietro la maschera di Anubi, il dio dell'oltretomba, protettore delle necropoli e dell'imbalsamazione.
Oggi, un ricercatore del museo egizio di Torino sta traducendo un papiro antico su quegli antichi fatti di cronaca, quando anche lui viene a ucciso a coltellate. A occuparsi del caso viene chiamato l'ispettore Giulio Arcandi, scanzonato e ironico, che si scontra suo malgrado con l'ignoto.
"La vendetta di Anubi" (2023) è la riscrittura con parecchie aggiunte (compresi i tre epiloghi) di un racconto lungo pubblicato originariamente a puntate e successivamente raccolto in volume. Tra gli "aggiornamenti" di questa nuova, pregevole edizione cartonata di Cut-Up, possiamo sicuramente indicare i riferimenti all'attualità (WhatsApp, Tinder, Covid-19).
Claudio Chiaverotti (sceneggiatore di Dylan Dog e creatore di Brendon e Morgan Lost) sa come si racconta una bella storia. L'ispettore Arcandi è un protagonista disincantato e determinato come gli altri "eroi" chiaverottiani. Non è difficile scorsere il velo del soprannaturale che ammanta questo thriller, dove le ombre assumono le forme spaventose di un assassino con la testa di sciacallo. La cultura egizia è un altro elemento familiare della scrittura di Chiaverotti, per non parlare di Trevanian, ambiguo medium con la villa in collina...
I capitoli sono fulminanti, le descrizioni senza fronzoli. La penna va dritto al cuore della trama e del lettore...
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