Il calcio pone questioni assai ardue. Per esempio qual è il limite che accomuna Pelé e Platini? Perché Beckenbauer è simile ad un epigono di Paul Valéry? Qual è la colpa esasperante di Helenio Herrera? E infine, è in grado il calcio, il "re dei giochi" a sopravvivere all'epoca della sua riproducibilità televisiva? Dimitrijevic affronta questi temi senza battere ciglio; Dimitrijevic che, grazie al calcio, è riuscito a fuggire dalla Jugoslavia degli anni Cinquanta e a ottenere un permesso di soggiorno in Svizzera. Un permesso grazie al quale, abbandonato il calcio, ha potuto fondare la casa editrice L'Age d'Homme.
Dimitrijevic descrive un mondo del calcio totalmente diverso da quello attuale. Genuino, fisico, emozionante, bello da vedere, cose che ora non si trovano neanche in campi di provincia.
La vita è un pallone rotondo
Anonimo - 11/05/2003 00:41
3/
5
Francamente mi aspettavo qualcosa in più da un libro ben recensito e molto reclamizzato. La solita metafora sportiva con qualche interessante pennellata di ricordi, per chi ha sempre seguito il mondo del calcio.
Bibi87 - 13/10/2004 17:33
Anonimo - 11/05/2003 00:41