Attraverso la corrispondenza con Giuseppe De Robertis, Emilio e Leonetta Cecchi (per un totale di quasi 350 pezzi epistolari), è possibile far luce sugli aspetti meno conosciuti di una personalità complessa e insolita come quella di Gianna Manzini. Le travagliate vicende personali (il difficile quanto indissolubile legame con Enrico Falqui; la precaria salute, che la costringeva a lunghi periodi di isolamento) si intrecciano negli epistolari inediti ai problemi più strettamente legati all'attività di scrittura (i rapporti con gli editori e con la direzione/redazione della stampa periodica, le reazioni agli interventi della critica e alle alterne vicissitudini dei i premi letterari...), fornendo una prospettiva privilegiata sui processi creativi e sull'evoluzione artistica di una delle più raffinate scrittrici del Novecento italiano. In appendice, un inedito della Manzini sui sogni nell'opera di Emilio Cecchi, estratto da un progetto radiofonico del 1954 intitolato Almanacco dei sogni.