Svolgere la propria attività lavorativa tra le mura domestiche dà spazio alla riflessione, un'esigenza irrinunciabile, e questo, unito al passare del tempo, è il fil rouge di questa silloge: i molti interrogativi che mai abbandonano il poeta e lo accompagnano durante la vita. In questo modo cerca di affrontare il mondo, da quello più vicino (parenti e amici, la città) ai fatti di cronaca che coinvolgono tutti, cercando non il giudizio ma la comprensione, la risposta a quei perché.
STEFANO BARINA, veneziano, è laureato in Lettere, ha scritto ed è stato caporedattore per varie riviste tra cui "Contemporanea. International Art Magazine". Sposato con Elisabetta, ha una figlia di nome Giulia. Ha collaborato con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia dal 1997 al 2008. Lavora in proprio dal 1997 occupandosi della realizzazione e manutenzione di siti internet, impaginazione di libretti, brochure, cataloghi, manifesti, locandine e pagine pubblicitarie. Tutto questo non gli ha fatto passare la voglia di scrivere.