"Sei sono le Stelle conosciute che brillano nel cielo. Sei più delle altre al di sopra delle terre che hanno fine, sei vogliono che il loro colore brilli in eterno sotto la volta di Caerlwenna. Una più delle altre adorate dagli uomini. Così sei sono le Pietre conosciute che alle Stelle si contrappongono, anch'esse infinite e immortali come l'universo da cui sono nate. Quando l'ultimo degli esseri viventi sarà obliato, esse continueranno ad esistere diffondendo il loro potere e il loro magico colore; manifeste o nascoste nell'ombra, in attesa d'essere svegliate dal bene o dal male o da ciò che agli uomini è celato. Infine sei sono i Fuochi dai vari colori che i Maghi proteggono nelle sei Torri più alte della Terra di Kelt: essi ne venerano il calore e il potere che da essi deriva; ne adorano la potenza infinita e la luce, la vita e la morte che al fuoco appartengono".
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Le Sei Stelle si sono svegliate e i Maghi hanno riacceso i sacri Fuochi nelle loro Torri. Waldoriani e Algoriani hanno schierato i loro poderosi eserciti. Nel Nord gli Elfi aspettano notizie mentre a Sud già i nani affilano le asce in attesa dell'inevitabile confronto finale. Akenor non lo sa, ma il destino di quel mondo è dentro di lui, perché solo lui ha il potere di sconfiggere il male e dissipare, infine, le ombre che accompagnano suo padre. Quelle stesse ombre che nel contempo sono dentro di lui e lo dilaniano.