"Le avventure di un ragazzo brutto" presenta un raro racconto (omo)erotico cinese pubblicato intorno al 1630, nell'ultimo decennio della dinastia Ming. Il racconto è rappresentativo della narrativa pornografica cinese, genere che conosce il suo periodo di massima fioritura proprio nel Seicento. Si distingue tuttavia per la sua originalità, sia in termini di rappresentazione erotica, che tende al fantastico e al surreale, sia per la sua lingua al tempo stesso squisitamente letteraria e schiettamente volgare, registri vertiginosamente presenti non di rado nella stessa pagina. Con un gusto analogo per il contrasto, tra puntuali resoconti di fantasmagorici congressi carnali e sequenze di mirabolanti amplessi, la fiaba erotica di Maestro Cuor di Luna ci illustra simbolicamente la teoria buddista del desiderio come agente di autodistruzione, ma anche come possibile strumento di consapevolezza e, in quanto tale, veicolo dell'illuminazione.