Anni trenta, Giappone meridionale. Akino, giovane studioso di geografia antropica di un'università del Kyosho, si reca nella piccola isola di Osojima per svolgere ricerche sul campo. Presto il suo viaggio di studio si trasforma in un pellegrinaggio alla ricerca di se stesso e in una profonda riflessione esistenziale, all'indomani di una grave e triplice perdita (fidanzata, genitori e professore/mentore). La natura incontaminata dell'isola, la sua flora subtropicale, i leoni marini, i capricorni giapponesi, le numerose specie di uccelli fanno da sfondo al "pellegrinaggio" del protagonista, affiancato da alcuni emblematici abitanti del posto e dal passato storico locale legato allo sciamanesimo, al buddhismo esoterico e allo shintoismo. Nel finale, ambientato circa cinquant'anni dopo e denso di sorprese, Akino trarrà le conclusioni sulla propria vita, ancora una volta grazie a Osojima e alla sua magia. Le bugie del mare è una perla rara nel panorama letterario nipponico odierno: una vicenda intensa e complessa, con richiami importanti alla storia e alla religione locali e ai loro misteri; ma al contempo è un romanzo sul senso della vita e sulla riscoperta dei suoi valori fondamentali, in questa nostra epoca sempre più alla deriva.