Ispirato da una vicenda riportata in alcune cronache svedesi del XVII secolo, E.T.A. Hoffmann scrive il racconto "Le miniere di Falun" ("Die Bergwerke zu Falun") nel dicembre del 1815 e lo pubblica all'interno della raccolta "Die Serapions Brüder" (I confratelli di Serapione, 1819-1821). Tornato a Göteborg da un lungo viaggio, il giovane marinaio delle Indie orientali Elis Fröbom viene a sapere della morte della madre, ultima superstite della famiglia Fröbom. Rimasto solo e abbandonato al mondo, egli decide di seguire il consiglio di un misterioso anziano minatore: abbandonare per sempre la vita di mare e dirigersi a Falun per dedicarsi al lavoro in miniera. Qui viene accolto dall'imprenditore minerario Pehrson Dahlsjö e da sua figlia Ulla. Per Elis comincia una vita nuova, felice e serena, finché non sarà costretto ad affrontare i propri demoni, le insidie delle spettrali miniere di Falun.