Jacopo Martelli è un uomo colto e introverso, una mattina si sveglia ma non riesce a ricordare nulla di sé, eccetto il suo nome e la sua data di nascita. Si guarda allo specchio ma non si riconosce, c'è qualcosa di diverso in quella immagine riflessa, ma non capisce cosa. Ha paura e per questo inizia a scrivere un diario.
Mentre scrive, però, improvvisamente sa chi è e cosa deve fare, si veste e si avvia ad un appuntamento, ma durante il tragitto flashback e déjà-vu gli fanno dubitare, ancora una volta, di sé.
In un altalenarsi tra vite che non riconosce ed una squallida stanza da bagno, il suo stato mentale inizia a vacillare. Incontra persone che non aveva mai visto prima eppure sa tutto di loro, parla lingue che non sapeva di poter parlare.
Una cosa però si ritroverà sempre accanto, il suo diario, che lo inciterà alla ricerca del suo Io perduto.
Passo dopo passo affiorerà una sconcertante verità che farà piombare Jacopo nel terrore, un terrore che si trasforma in panico, isteria, rabbia e la rabbia in calma, freddezza, indifferenza.
Nel buio di quella indifferenza, finalmente, Jacopo ritrova se stesso.