In Occidente si assiste al ritorno dello Stato in campo economico e a un'impennata dei lavori ad alta e bassa qualificazione, che però hanno messo in crisi il ceto medio, spingendolo verso populismo e crisi della democrazia. Intanto a Oriente, Russia e Cina hanno consolidato modelli autocratici e spinto lo Stato a controllare l'economia. Lo scontro economico tra Ovest e Est si gioca così sulle loro peculiarità: con l'Ovest che domina nella tecnologia e nei mercati finanziari, e l'Est che possiede le materie prime. A livello politico, intanto, l'idea che il libero scambio avrebbe portato sviluppo e democrazia, non si è ancora manifestata a Oriente. Questo saggio mette in risalto questa sfida politico-economica tra due modelli opposti di futuro.