La grande letteratura per ragazzi tradotta dai protagonisti della letteratura italiana in vivaci volumi pratici e tascabili. Nella Malesia dell'800 si snodano le avvincenti avventure di Sandokan, raccontate dalla penna di Emilio Salgari nel classico della letteratura per ragazzi ''Le tigri di Mompracem''. Chiamato anche ''Tigre della Malesia'' e capo di un'intrepida banda di pirati, Sandokan combatte insieme all'amico Yanez contro i soldati dell'impero britannico e si innamora di Marianna, la cosiddetta ''Perla di Labuan''. Età di lettura: da 10 anni.
Fra tante letture, facili, per nulla impegnative, da farsi o sotto lombrellone in spiaggia o su una panchina in un bosco, non poteva mancare anche quella di un romanzo di Emilio Salgari, autore prolifico, ma anche sfortunato, che non potè mai diventare famoso come Alexandre Dumas e Jules Verne, pur non essendo come qualità inferiore a entrambi, soprattutto al primo. Per uno che non si era praticamente mai mosso da casa deve essere stato notevole limpegno a costruire con la fantasia storie che si svolgono in paesi di cui poteva sapere solo il nome e che aveva trovato sullatlante. Al riguardo, mi sembra di vedere Salgari che passa le mani sul mappamondo e, arrivato alla Malesia, si ferma e sembra assorbire dai polpastrelli delle dita atmosfere e paesaggi di quel territorio a lui sconosciuto. E così che nascono trame e personaggi, alcuni mitici, come il grande Sandokan o la sua donna, la Perla di Labuan, alias di Lady Marianna Guillonk, senza dimenticare il fedelissimo Yanez de Gomera. Sandokan è un pirata, ma lo è diventato perché inglesi e olandesi hanno sterminato la sua nobile famiglia e ora vive solo per la vendetta, aiutato da un numero crescente di fedelissimi, i tigrotti, desiderosi di sottrarsi al dominio della Compagnia delle Indie. I duelli, gli scontri, i tradimenti, le passioni anche violente sostengono una trama di per sé esile, ma che lautore riesce a rendere attraente, a patto che anche il lettore non sia troppo smaliziato e in questo senso bambini e ragazzi sono lideale. Tuttavia, anche gli adulti non si sottraggono al fascino di terre lontane e di avventure mirabolanti, soprattutto con le trasposizioni cinematografiche e televisive; al riguardo ricordo con piacere lo sceneggiato Sandokan del 1976, interpretato da un attore indiano fascinoso e anche bravo (Kabir Bedi), mentre nella parte del cattivo cera il nostro Adolfo Celi, il tutto per la regia di Sergio Sollima.
Come adulto sorvolo su alcune ingenuità presenti nella scrittura, anche perché tengo conto del fatto che lautore mai ebbe occasione di visitare i posti oggetto della narrazione, un uomo che si esaurì a scrivere giorno e notte per cercare di sanare notevoli problemi economici che lo assillavano e che derivavano dalle condizione di salute di alcuni suoi familiari. Salgari volò tanto con la fantasia e, lasciatemelo dire, è in grado di far volare anche noi.
Renzo Montagnoli - 13/06/2021 17:07