Da un luogo dove si è volontariamente ritirata, una donna scrive a un'altra donna lettere che forse non arriveranno mai a destinazione o non saranno neppure spedite, nelle quali racconta se stessa, l'amore per il padre, le tentazioni d'incesto con la madre, gli amori segreti, la vita di collegio, i sogni e gli incubi, le tristi esperienze d'amore, se stessa.
Sinceramente non mi aspettavo una storia del genere. Più che una raccolta di lettere mi è sembrato un diario. Lo stile, forse per rendere percepibile l'immediatezza della scrittura, è praticamente privo di punteggiatura, diventa quasi difficile e pesante da leggere. Non mi aspettavo di sicuro una descrizione così minuziosa, cruda e quasi volgare della vita sessuale della protagonista. Diventa spesso esagerata, la sessualità viene portata all'esasperazione.
Nel complesso una bella storia, ricca di personaggi e di vicende (a volte un tantino assurde). Peccato per la troppa attenzione a certi ''particolari''.
Laura - 28/02/2006 21:22