Si tratta della corrispondenza fra il pittore viennese e Marie Zimmermann. Una relazione iniziata ai primi del Novecento e durata fino alla morte del pittore. Proprio da Marie il pittore ebbe due dei quattordici figli naturali avuti da varie altre relazioni. Questo carteggio dimostra una grande attenzione di Klimt per l'amica, un certo sforzo comunicativo, pur ostacolato da una sintassi frettolosa e talvolta difficilmente interpretabile. Si tratta comunque dell'unico caso in cui Klimt parli dei propri sforzi e tormenti relativi al lavoro.