Mach fu uno dei più influenti filosofi della scienza del periodo a cavallo tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, benché le sue opere non siano state immediatamente accettate dalla comunità scientifica.
Egli fu il primo pensatore ad applicare alla fisica il metodo di analisi storico-critica che tanto efficace si era dimostrato nello studio delle discipline umanistiche. Fu precursore dei dibattiti della fisica contemporanea nel suggerire implicitamente che una teoria fisica soddisfacente debba essere una teoria cosmologica. Lottò, da autentico positivista, per l'eliminazione degli elementi metafisici ancora presenti nelle teorie fisiche; in particolare, criticò la nozione di spazio assoluto (il sensorium Dei newtoniano), aggiudicandosi un posto di rilievo tra i precursori della teoria della relatività.
Questa raccolta di brevi testi pubblicati per la prima volta nel 1895, consiste in una serie di lezioni di divulgazione scientifica che l'autore teneva all'Università di Vienna e che erano rivolte soprattutto a un pubblico formato da classi lavoratrici. L'opera è presentata dal suo autore nella prefazione come un insieme di testi che hanno "un modesto valore istruttivo quando si abbia riguardo alla cultura che si presuppone nel lettore ed al tempo disponibile" ma con i quali "si può trovar modo di far comprendere quello che c'è di romantico e di poetico nell'investigazione".