"[...] romanzo, costruito sulle ombre accoglienti dei sentimenti che crescono e riempiono i vuoti d'animo degli attimi assunti come interminabili perché colmi del senso di solitudine: senza la presenza di almeno un altro che sappia darti fiducia e amarti per come sei, piccolo e fragile di senso, senza un vero scopo d'esistenza definito; ma in fondo pieno di caparbietà nel volerlo cercare. [...] Che occhi ha il principe azzurro? O forse azzurro è l'orizzonte della speranza di una vita piena d'amore? Spesso l'orizzonte è un chi che si moltiplica in tanti nomi di persone che fanno la tua vita e ti danno speranza, anche quando pensi d'averla persa". Dalla prefazione di Attilio Gorassini.