Il paradosso si addice alla capitale della Gran Bretagna: si insinua tra la grandezza tramontante o tramontata della potenza mondiale e le miserie che essa nutre; costodisce le anime contrastate di una città, sterminata metropoli e borgo di provincia, rozza, talvolta volgare, eppure così spesso elegante e aggraziata, dove l'avventura della libertà creativa si scontra con i grigiori del perbenismo. In transito da un secolo all'altro, James è forse l'interprete ideale di questa storia/geografia, ne coglie le trasformazioni in atto e ne intuisce quelle future. Sospeso tra il vecchio e il nuovo continente, cattura meglio degli altri lo sguardo strabico di una Londra "europea" che si lascia al contempo lusingare dall'altra sponda dell'Atlantico.