Luigi Einaudi chiamò "trivellatori di Stato" gli industriali che ottenevano sussidi statali per fare ricerca di idrocarburi nella Pianura Padana. Rapidamente questa espressione fu usata per indicare tutti i soggetti che ottenevano benefici diretti (sussidi) ed indiretti (protezione doganale) a spese dello Stato e della collettività in generale. Questo libro raccoglie otto articoli di Luigi Einaudi su "La Riforma Sociale" pubblicati tra il 1911 e il 1917: sette riferiti direttamente ai "trivellatori" in cui Einaudi affronta, dati alla mano, la polemica con i minerari e i siderurgici, e uno di inquadramento storico e teorico che rappresenta il quadro di riferimento intellettuale in cui si muove la polemica a favore del libero scambio e contro i gruppi di interesse. Gli articoli sono testimonianza di una battaglia politica e intellettuale rigorosa, seguita però da una sconfitta, dal momento che il governo andò avanti per la sua strada: con un grande esborso per lo Stato e i contribuenti e nessun vantaggio per l'estrazione di idrocarburi e per l'occupazione, fornendo inoltre protezione doganale ai siderurgici. Il volume è introdotto da un saggio di Roberto Ricciuti.