Antigone, Bartleby, Cyrano, Morgen, Cosimo e gli altri: che cosa hanno in comune, questi amati eroi della letteratura? Nella loro singolare capacità di dire "no" si scopre, sotto i diversi volti conferiti dall'immaginazione dei rispettivi autori, una prodigiosa densità d'affermazione dell'umano di fronte alla forza, spesso anche a scapito del cosiddetto "buonsenso". Il loro "no", sonoro o appena mormorato, pone una domanda che continua a risuonarci dentro, come una fiaccola passata di mano in mano, di libro in libro.